Io adoro il genere fantasy in ogni sua forma. E’ per questo motivo che ho deciso di acquistare e successivamente leggere un fantasy di uno scrittore russo. Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Innanzitutto l’ambientazione è fondamentale: si tratta infatti della città di Mosca dei nostri giorni. Non ci limitiamo però a osservarne solo la superficie, riusciamo ad addentrarci negli strati più profondi del Crepuscolo, una sorta di universo parallelo di cui gli umani non sospettano nemmeno l’esistenza. Solo alcuni esseri hanno la capacità di entrare in questo mondo e vengono chiamati gli Altri.
Un altro aspetto molto importante è il tema trattato: l’eterna lotta tra il Bene e il Male. Dove è quindi la novità, direte voi, dato che in ogni fantasy che si rispetti, questo scontro è sempre presente e inevitabile? E qui troviamo la genialità dello scrittore, in quanto questi due schieramenti non sono ben delineati e definiti. Infatti non sempre chi ritiene di agire per il Bene dell’umanità compie azioni corrette e viceversa chi sta dall’altra parte a volte compie il bene per perseguire i propri scopi. Il compito degli Altri è mantenere questo fragile equilibrio tra le due forze, per fare in modo che nessuna delle due prevarichi sull’altra.
Da queste premesse nasce una storia incredibile: il protagonista, Anton, un Altro schierato dalla parte dei “buoni”, si trova in situazioni che mettono a rischio la sua stessa vita e anche quella di alcuni esseri umani. Per tutto il libro cercherà di capire fino a che punto ci si può spingere per preservare questo delicato equilibrio e se sia giusto interferire nella vita degli esseri umani sconvolgendola con rivoluzioni, guerre e catastrofi naturali.
Il romanzo mi è piaciuto moltissimo, sia per l’originalità, per lo stile ironico dell’autore e anche per l’assenza di inutili descrizioni che avrebbero appesantito notevolmente la storia. Ovviamente ora leggerò il secondo libro della saga, I guardiani del giorno.
Lascia un commento